Come prendersi cura di sé e degli altri? Per il professore don Giovanni del Missier, lo spiega il mito di Prometeo

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Mito di Prometeo, di Jan Cossiers

Mito di Prometeo, di Jan Cossiers

Durante il convegno che abbiamo organizzato presso di noi lo scorso 9 novembre, “Abbi cura – Come vivere la vecchiaia serenamente”, abbiamo avuto il piacere di ascoltare le parole di don Giovanni del Missier, professore di morale presso l’Accademia Alfonsiana di Roma.

Per spiegare come prendersi cura di sé, e quindi del prossimo, il docente ha utilizzato diversi miti, letti come tentativi dell’uomo di cogliere il senso della realtà proiettandolo alla sua origine.

Il primo mito al quale ha fatto riferimento è stato quello di Prometeo, colui che pensa prima di agire, amico dell’umanità e del progresso.

Prometeo, rendendosi conto della fragilità dell’uomo, ma al tempo stesso della sua preziosità, decide di compiere un furto a danno degli dei per aiutare l’umanità e il suo sviluppo: ad Atena ruba l’intelligenza, ad Efesto il fuoco, regalando così all’uomo la tecnica e gli strumenti per la sua evoluzione, come la scrittura, la medicina e l’architettura.

Per la sua azione Prometeo sarà terribilmente punito dagli dei.

Il mito ci insegna che Prometeo valorizza la fragilità e la preziosità degli uomini, prendedosene cura facendogli dei doni utili per il loro miglioramento; è un miglioramento, però che, senza un’etica, una coscienza del bene, porterebbe a diventare sfida agli dei.

Quindi le tecniche, come la medicina, sono sì utili al miglioramento ma non devono essere utilizzate per sovvertire l’ordine naturale delle cose, ma, al contrario, devono essere usate sapientemente per proteggere e aiutare l’uomo.